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"... siam madri migranti e ci chiamano badanti..." Basta la frase di questa canzone per mostrarci, in un attimo e con altri occhi, la persona a cui affideremo le cure di un familiare. Troppo spesso ci si dimentica che il care giver che abbiamo davanti, il quale magari neppure parla nostra lingua, ha un vissuto dietro di sé fatto di cultura, affetti, emozioni e che solo una sorta di "sliding doors" l'ha portata di fronte a noi. Un viaggio, a tratti rocambolesco, nel mondo sommerso del badantato. Riproduzione a richiesta.